martedì 3 gennaio 2012

Essere Protestani Oggi


Anzitutto: evangelici o protestanti? I due termini sono sinonimi e intercambiabili. 
Tuttavia, mentre protestante presuppone un riferimento alla Riforma del XVI secolo, 
evangelico si richiama piuttosto alla Bibbia. 
O anche alla storia, nel senso delle comunità cristiane delle origini.
Ma che senso ha essere protestanti o evangelici cinquecento anni dopo la grande Riforma
e duemila anni dopo la chiesa delle origini? Perché il protestantesimo 
specialmente attraverso le chiese carismatiche e pentecostali  è oggi in così forte espansione? 
Ecco dei possibili motivi. Anzitutto il profondo senso di libertà che scaturisce 
da una fede personale,semplice e diretta, basata esclusivamente sulla Bibbia, 
svincolata dalla intermediazione di strutture di potere e liberata dal peso del ritualismo.
Inoltre la laicità, il grande valore riconosciuto alla coscienza individuale, 
che sceglie e decide senza imposizioni e pratica l'etica della responsabilità.
I protestanti sono definiti "il popolo della Parola": essi ritengono che la Sacra Scrittura 
rappresenti  la fonte unica e ineguagliabile di rivelazione e di autorità, per il singolo credente 
così come per la Chiesa. 
La Bibbia infatti è considerata Parola vivente di Dio, alimentata dallo Spirito Santo, 
che illumina il credente nella lettura. Perciò essa viene considerata di importanza 
assolutamente superiore ad ogni dogma, tradizione, magistero e insegnamento.

Come già ai tempi di Lutero, il fatto che la Bibbia sia tolta al monopolio sacerdotale 
e messa nelle mani del "popolo"  e ne vengano incoraggiati in ogni modo la lettura 
e lo studio individuali  ha delle enormi conseguenze, 
oltre che sul piano della alfabetizzazione e della acculturazione, 
soprattutto a livello della affermazione di una capacità e autonomia di giudizio.
Il messaggio profetico del protestantesimo è il primato di Dio su ogni cosa.
Da un lato questo messaggio si esprime come una invettiva  una protesta, 
secondo il modello dei profeti dell'Antico Testamento  contro pratiche 
e dottrine della Chiesa di Roma che, a giudizio dei riformatori, 
oscurano la sovranità di Dio, assolutizzando la chiesa e i suoi dogmi 
e affermando l'infallibilità delle sue guide.
Dall'altro lato il messaggio protestante esorta il credente ad essere fedele e 
a dare testimonianza (pro-testari, dichiarare pubblicamente) riguardo alla grazia salvifica di Dio.

John Weslei ( 1703- 1791)


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