Pogrom è un termine storico di derivazione russa (Погром),
che significa letteralmente "devastazione" con cui vengono indicate
le sommosse popolari antisemite, e i
conseguenti massacri e saccheggi, avvenute in Russia al tempo
degli Zar, tra il 1881 e il 1921, con il consenso – se non con l'appoggio –
delle autorità. Il termine ha poi assunto il valore di "persecuzione
sanguinosa di una minoranza" in maniera decontestualizzata, nel tempo e
nello spazio. In questo senso, il primo pogrom contro il popolo ebraico è quello
compiuto nel 38 d.C. ad Alessandria d'Egitto.
Dopo numerosi episodi avvenuti
nel corso del Medioevo, i primi
veri e propri pogrom dell'età contemporanea furono attuati
nel 1881 in
seguito all'assassinio dello zar Alessandro II. Un paio
di decenni dopo, con il fallimento della rivoluzione russa (1905), circa seicento fra villaggi e città furono
al centro di pogrom; un
massacro ai danni della popolazione ebraica si era già avuto nel 1903 a Kišinev (oggi Chişinău, Moldavia).
Sebbene tali «spedizioni punitive» fossero accreditate come reazioni spontanee
della popolazione verso gli usi religiosi ebraici, sembra certo che esse furono
volutamente organizzate dal governo zarista per convogliare verso
l'intolleranza religiosa e l'odio etnico la protesta di contadini e lavoratori
salariati sottoposti a dure condizioni di vita. Anche nella guerra civile
susseguente alla rivoluzione bolscevica del 1917 furono
attuati in Ucraina dai capi delle Armate bianche numerosi pogrom che causarono centinaia di migliaia di
vittime.
Vengono inoltre definiti pogrom una serie di massacri di cittadini armeni eseguiti
dai Curdi tra 1895 e 1896 su
precisa volontà dell'impero Ottomano, cui le
organizzazioni indipendentiste armene risposero con atti terroristici,
peggiorando ulteriormente la propria posizione. Con il mutamento al vertice di
Istanbul, quando presero il potere i "giovani turchi", sembrò che il
periodo dei pogrom fosse finito per gli Armeni, ma con la
guerra mondiale la situazione cambiò bruscamente, e i pogrom si trasformarono da fenomeno locale e
sporadico in un organizzato e sistematico massacro.
Un pogrom accompagnò anche – nella Notte dei cristalli – l'inizio della campagna antiebraica nazista
che portò alla Shoah.
Durante le prime tre settimane
della seconda guerra mondiale 250.000 furono gli ebrei vittime
di pogrom scatenati dai cittadini polacchi
approfittando del caos generale durante l'invasione tedesca.
Numerosi furono anche i pogrom
successivi alla seconda guerra mondiale ai danni dei sopravvissuti della Shoah, o di minoranze cristiane in terra islamica
(pogrom di Istanbul);
l'episodio più noto è il pogrom di Kielce del 1946, legato all'accusa del sangue della propaganda antisemita.
Con Notte dei cristalli viene indicato il pogrom condotto
dai nazisti (SS) nella notte tra il 9 e 10 novembre 1938 in Germania, Austria e Cecoslovacchia.
Si parlò di 7500 negozi ebraici
distrutti durante la notte del 10 novembre, di quasi tutte le sinagoghe
incendiate o distrutte (secondo i dati ufficiali erano stati 191 i templi
ebraici dati alle fiamme, e altri 76 distrutti da atti vandalici). Il numero
delle vittime decedute per assassinio o in conseguenza di maltrattamenti, di
atti terroristici o di disperazione ammontava a varie centinaia, senza contare
i suicidi. Circa 30 000 ebrei furono deportati nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald eSachsenhausen. Relativamente al campo di Dachau, nel giro di due settimane
vennero internati oltre 13 000 ebrei; quasi tutti furono liberati nei mesi
successivi (anche se oltre 700 persero la vita nel campo), ma solo dopo esser
stati privati della maggior parte dei loro beni
La polizia ricevette l'ordine di
non intervenire e i vigili del fuoco badavano soltanto che il fuoco non
attaccasse anche altri edifici. Tra le poche eccezioni ci fu l'agente Wilhelm Krützfeld che impedì che il fuoco radesse al suolo la Nuova Sinagoga di Berlino, che per la sua azione
venne sanzionato internamente.
Nessuno tra i vandali, assassini
e incendiari venne processato.
L'origine della definizione
"notte dei cristalli", più correttamente "Notte dei cristalli
del Reich" è una locuzione di scherno che
richiama le vetrine distrutte, fatta circolare da parte nazionalsocialista e
diffusa poi anche nella storiografia comune. Dello stesso atteggiamento di
beffa nei confronti dei cittadini classificati "ebrei" fa parte anche
l'obbligo imposto alle comunità ebraiche di rimborsare il controvalore
economico dei danni arrecati.
tratto da Wikipedia