martedì 7 febbraio 2012

l'ospite di Ruth




Ruth andò alla cassetta della posta e trovò solo una lettera, la raccolse e la guardò prima di aprirla.

Non c’era nessun timbro solo il suo nome e il suo indirizzo.

Lei lesse :- “Cara Ruth, sarò nella tua città sabato pomeriggio e vorrei fermarmi da te per una visita. Con amore, sempre, Gesù.

Le sue mani tremavano e posò la lettera sul tavolo. Perché Dio mi vuole fare visita? Io non ho niente di speciale. Io non ho niente da offrirgli.

Con questi pensieri nella testa, Ruth si ricordò che la sua dispensa era vuota. Oh mio Dio, io non ho veramente niente da offrirgli. Dovrò correre al negozio a comprare qualcosa per cena.

Ruth prese la sua borsa e contò cosa le rimaneva: 5,40$. Bene, riuscirò a comprare del pane e della carne fredda almeno. Prese il suo mantello ed uscì per andare a comprare una baguette di pane e ½ libbra di tacchino affettato e un cartone di latte, lasciando un debito di 12 cent che avrebbe restituito lunedi. 

Nientemeno. lei si sentiva bene e tornò a casa allegramente con la sua magra spesa.

Signora! potrebbe aiutarci? Ruth era così assorta che non aveva visto le due persone davanti a lei. Un uomo e una donna poveri  e malvestiti.

Ascolti Signora, non ho un lavoro e mia moglie ed io non abbiamo un posto per dormire e comincia a fare freddo e abbiamo fame. Potrebbe aiutarci?
Ruth li guardò. Erano sporchi e maleodoranti. Lei era certa che un lavoro lo avrebbero trovato se volevano.

Signore, io vorrei aiutarvi ma sono una povera donna, sola. Tutto quello che ho è questo pane e questa carne fredda. Questa sera ho un invitato importante per cena e vorrei offrirgli queste cose.

Bene Signora, io comprendo, grazie lo stesso.  L’uomo mise il braccio sula spalla della moglie e si voltarono per andarsene.

Come li osserva, Ruth si sente un leggero pungere al cuore. Signore, attendete! La coppia si arresta e torna verso Ruth. Prendete questo cibo, io darò altre cose al mio invitato. E dona il sacchetto con il cibo all’uomo.

Grazie, signora, grazie molte. Si, grazie davvero. Era la moglie che parlava adesso.  Ruth notò che stava tremando. Prendete io ne ho un altro a casa, prendetelo voi, disse Ruth, si sbottonò il mantello e lo mise sulle spalle della donna e con un sorriso ritornò sulla sua strada, senza il suo mantello e senza niente da servire al suo invitato.

Grazie signora, grazie molte. Ruth era gelata e inquieta quando arrivò a casa.  Dio stava per arrivare e lei non aveva niente da offrirgli.  Ruth frugò nel fondo della sua borsa per trovare le chiavi di casa quando notò un'altra lettera nella cassetta della posta. Che strano! Il postino non passa due volte lo stesso giorno! Lei prende la busta dalla cassetta e la apre.
“Cara Ruth, è con immenso piacere che vorrò vedervi ancora. Grazie per il succulento pasto e grazie per il bel mantello. Io vi amerò sempre, Gesù.”
L’aria era ancora fredda, ma anche senza il mantello, Ruth non se ne rendeva conto.


“ Non fermiamo il nostro cuore davanti alla miseria degli altri. Possiamo tracciare la nostra felicità dalle miserie e dalle pene che avremo per trasformarle in gioia”

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