Nel libro di Frank Bartleman “Azusa Street” viene raccontato come avvenivano le riunioni di preghiera nella Apostolic Faith Gospel Mission al numero 312 di Azusa Street a Los Angeles nell’anno 1906.
Il pulpito sul quale il pastore William J. Seymour poggiava la Bibbia e dal quale predicava i suoi sermoni era formato da due casse di legno sovrapposte, spesso, per arrivare ad un più profondo raccoglimento durante le lunghe ore di preghiera, si rannicchiava verso il loro interno.
Non esistono fotografie che ritraggono quegli episodi, ma la descrizione che ne fa Bartleman è così coinvolgente che quando ho visto questo disegno mi ha commosso come fosse una immagine di quei giorni.
Quella che segue è la presentazione che lo stesso Bartleman fa del suo libro nell’aprile del 1925 :
"Questo libro è dedicato alle molte anime preziose che ebbero il privilegio, insieme con l'autore, di vedere e di sperimentare quella vecchia "centrale elettrica", la Missione di Azusa Street, i primi giorni benedetti dell'effusione dell' ultima pioggia". È stato scritto con la speranza e con la preghiera che la visione, dove è stata perduta, possa essere rinnovata in coloro che un tempo l'hanno condivisa con noi...; ed anche perché, tramite quest'umile mezzo, possa essere raccontata alle successive generazioni".
A volte mi viene da pensare come poteva essere nei primi anni del 1900 la vita a Los Angeles……. per un nero, intendo! Si, perché Seymour non solo era un predicatore battista, ma anche afro-americano!
Nacque in Louisiana, uno stato del sud, pieno di campi di cotone da fare lavorare a moltitudini di schiavi neri ed infatti i suoi genitori erano schiavi neri che non appena seppero del Proclama di Emancipazione per l’abolizione della schiavitù negli stati ribelli del sud, imbracciarono un fucile e andarono a combattere a fianco dell’esercito del nord.
Appena raggiunta l’età adulta, Seymour inizia a viaggiare e a lavorare attraversando Indiana e Ohio, dove il vaiolo lo rende cieco da un occhio e gli sfregia il volto, poi Illinois, Missouri e Tennesse, la culla di quella organizzazione molto in voga in quegli anni denominata Ku Klux Klan.
Nel 1905 è in Texas, nemmeno questo un posto privo di discriminazioni razziali, tanto che il giovane William J. Seymour poteva seguire le lezioni che il pastore Charles F. Parham teneva a Houston, solo stando dietro una tenda che lo separava dagli altri alunni bianchi.
Ma Seymour era un intelligente uomo di Dio e sopportava le ingiustizie con la Grazia. Fu così che l’alunno superò il maestro e nell’aprile del 1906 iniziò il suo ministero in Azusa Street.
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