mercoledì 8 maggio 2013

parametri vitali






I parametri vitali esprimono le condizioni fisiche generali della persona.

Principali parametri vitali
Respiro
Polso
Pressione arteriosa
Temperatura corporea                                                                                                                                                                     

RESPIRO
Il respiro è la capacità d’immettere ed espellere aria dai polmoni. La capacità respiratoria viene misurata come frequenza respiratoria, cioè il numero di atti respiratori che un individuo compie nell’arco di tempo di un minuto ed è il processo mediante il quale gli organismi si procurano l’ossigeno ed eliminano l’anidride carbonica. Questo avviene a livello dei polmoni, la funzione della respirazione è quella di apportare alle cellule l’ossigeno necessario alla vita.

La frequenza respiratoria in un soggetto adulto sano è di 16-20 atti respiratori al minuto.
Eupnoico = 16-20 atti respiratori al minuto
Bradipnea = 10-12 atti respiratori al minuto
Tachipnea = superiore ai 20 atti respiratori al minuto
L’ossigeno nel sangue viene misurato tramite l’Ossimetro. La tecnica è quella di posizionare l’ossimetro nelle dita della mano o si può anche posizionare nel lobo dell’orecchio o eventualmente nelle dita del piede
I valori normali nei soggetti adulti sani sono 95-100 %
Ipossia (carenza di ossigeno) lieve  = 91-94%
Ipossia moderata = 86-90%
Ipossia grave = inferiore a 86%

POLSO
E’ la rilevazione di battiti cardiaci nell’arco di tempo di un minuto, il polso può essere misurato attraverso la palpazione dell’Arteria radiale oppure di quella carotidea.

Il valore normale della frequenza cardiaca in un soggetto adulto sano a riposo è di 60/100 battiti al minuto.
Bradicardia = inferiore a 60 bpm (battiti per minuto)
Tachicardia = superiore a !00 bpm
Le caratteristiche del polso sono:
- Carattere - rappresenta la forza o l’ampiezza del polso
Polso pieno, pulsazioni forti al di sotto dei polpastrelli di chi rileva i battiti
Polso debole, pulsazioni deboli al di sotto dei polpastrelli di chi rileva i battiti
-Ritmo - esprime il rapporto tra i singoli battiti
Regolare o ritmo sinusale perché il tempo intercorso tra i battiti è sempre lo stesso
Irregolare quando l’intervallo di tempo intercorso tra le singole pulsazioni non è costante

PRESSIONE ARTERIOSA
Può essere definita come la forza esercitata dal sangue contro le pareti elastiche dei vasi arteriosi
Pressione Sistolica (massima)
è la pressione che si crea nelle arterie nel momento in cui il sangue viene espulso dal cuore.
Pressione Diastolica (minima)
è la pressione presente nel circolo arterioso durante la fase di rilassamento del muscolo cardiaco

I valori normali della PA in un soggetto adulto sano ed espressi in mmHg (millimetri di mercurio) sono:
SISTOLICA = 100mmHg più l’età della persona
(per esempio in un soggetto di 40 anni) 100 mmHg + 40 anni = 140 mmHg
Sono considerati valori patologici sopra i 180 mmHg e sotto i 90 mmHg
DIASTOLICA = valori compresi tra 60 e 90 mmHg
È considerato valore patologico se inferiore a 50 mmHg
IPERTENSIONE: è l’eccessivo aumento della PA (sopra i 180 mmHg)
IPOTENSIONE: è la eccessiva diminuzione della PA ( sotto i 50mmHg)

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito che i valori di pressione arteriosa per un soggetto adulto di età compresa tra i 20 e i 60 anni per rientrare nella norma devono essere inferiori a 140/90 mmHg
Valori pressori inferiori a 120/80 sono da considerarsi ottimali, purchè la pressione areteriosa massima sia superiore a 100, altrimenti si ha Ipotensione.
Invece quando la pressione arteriosa è superiore a 139/89 si ha l’ipertensione.
L’ipertensione è lieve se la pressione è compresa tra 140-159/90-99,
mentre se è compresa tra 160-179/100-109 l’ipertensione è moderata.
A valori pressori superiori a 180/110 corrisponde un’ ipertensione di grado severo.

Lo strumento da utilizzare per la misurazione della PA si chiama sfigomanometro: è costituito da un bracciale che viene avvolto attorno al braccio del soggetto e mantenuto all’altezza del cuore.
Il bracciale deve essere avvolto tra l’ascella e la piega del gomito, in corrispondenza di quest’ultima va appoggiato il fonendoscopio, nel punto in cui appoggiando le dita si sente pulsare l’arteria del braccio (arteria omerale). Contemporaneamente si palpa il polso radiale, cioè la pulsazione dell’arteria che passa a livello del polso, dallo stesso lato in cui si trova il pollice. A questo punto il bracciale viene gonfiato sino alla scomparsa sia dei rumori provenienti dal fonendoscopio che dal polso radiale; in questo momento la pressione del bracciale è superiore alla pressione arteriosa.
Successivamente si riduce lentamente la pressione del bracciale, facendo uscire l’aria in esso contenuta, azionando l’apposita valvola. Quando la pressione sarà uguale a quella arteriosa un po’ di sangue riuscirà a passare nell’arteria facendo rumore; il primo rumore udito chiaramente corrisponde alla PRESSIONE SISTOLICA ( detta anche Massima). Riducendo ulteriormente la pressione i rumori diventeranno inizialmente più intensi, quindi via via più deboli; la completa scomparsa dei rumori corrisponderà alla PRESSIONE DIASTOLICA (detta anche MINIMA).
La pressione viene quindi indicata con due valori, ad esempio 130/80, il primo valore è la sistolica ,il secondo la diastolica.

TEMPERATURA CORPOREA
La temperatura corporea e il grado di calore del corpo degli esseri umani che, essendo omeotermi, utilizzano dei meccanismi endogeni di termoregolazione (cioè consentono di mantenere una determinata temperatura corporea media). Nell’uomo la temperatura normale è comunemente di 37° C con una variabilità di circa +/- 0,4° C, sopra questi valori si  può ritenere febbre (di solito sopra i 38° C).

Per misurare la temperatura corporea ci avvaliamo dei termometri i quali possono essere di diverso tipo,
i più comuni in commercio sono i Termometri a mercurio e i Termometri digitali.

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